La
narrazione didattica per una lettura del genere come strumento di
conoscenza
Progetto
di ricerca-formazione
Il
progetto muove dall’esigenza di promuovere
una pratica educativa che veda nella narrazione didattica improntata
alla metodologia autobiografica uno strumento di formazione in grado
di conferire legittimità epistemica alla soggettività
nel suo percorso di riconoscimento della propria specificità
e identità sessuale e relazionale.
In tale prospettiva, assumono particolare rilevanza momenti di ascolto
al maschile e al femminile che, seppur diversamente connotati e
articolati, consentano di recuperare una conoscenza esperita e vissuta
della propria “storia personale”, della “storia
della famiglia”, della “storia degli educatori”,
in una lettura del “genere” in quanto realtà
“scritta nei corpi” e, al contempo, calata nei “tempi”
e nei “contesti”.
Il progetto intende promuovere, in tale ottica, una lettura del
genere come strumento di conoscenza nei diversi contesti organizzativi.
Gli obiettivi, le opzioni teoriche, le scelte metodologiche ruoteranno
intorno alla “non neutralità” dell’educatore,
della relazione educativa, dei saperi e della loro trasmissione.
La
finalità
è consentire a chi insegna e a chi apprende:
di uscire dal genere neutro (del pensiero dell’uno)
di valorizzare le emozioni dei singoli bambini e delle singole bambine
(i modi di appartenere e di vivere il proprio maschile e femminile)
di promuovere un pensiero flessibile che nella differenza cresce
e che fa della differenza e del punto di vista diverso un nodo valoriale.
Tipologia
del progetto:
Il progetto si colloca all’interno di un percorso di ricerca-formazione
su base epistemologica e su base didattica con lo scopo di intervenire
nel percorso di formazione professionale, iniziale e in itinere,
dei destinatari.
Modalità
operative:
Relazioni, Laboratori, Seminari, Incontri-dibattito, Produzioni
scritte.
|