Il
tutor a scuola
Corso di formazione per docenti si scuola media/superiore
Premessa
Il tutor nella scuola non è una figura terapeutica,
ma elettivamente educativa - anche se in un senso un po' diverso
dalla pratica d'aula- ed è perciò poco produttivo,
se non controproducente, immaginare il suo intervento su una diagnosi
di disagio, sia sul singolo studente che sulla classe. Invece di
partire dal disagio, nel rappresentarsi la funzione tutorale, è
più opportuno costruire a partire da "quello che c'è",
ossia da una valorizzazione delle propensioni individuali e il loro
essere in rapporto alla storia personale. In questo senso, gli aspetti
relazionali del lavoro educativo vengono naturalmente enfatizzati,
non come "alternativa" alle competenze professionali e
disciplinari, ma come aspetto costitutivo di tali competenze. Su
questi aspetti è possibile innescare una facilitazione
cognitiva, sulla quale si vuole dunque centrare la formazione
specifica.
Comunque li si configuri, gli obiettivi non sono identificabili
in termini di risultati scolastici , né di riduzione della
sostanza del disagio. Le ricadute di una facilitazione educativa
- com'è nella natura del tutor - sono molto imprevedibili,
spesso assai lontane nel tempo. A scuola non si lavora per l'oggi,
ma per il domani, come ogni insegnante ben sa.
La metodologia degli incontri, improntata al modello della ricerca-azione,
prevede la disponibilità dei partecipanti (in numero di 20)
al coinvolgimento esperienziale nelle proposte.
Possibile
scansione degli incontri (di 3 ore e mezza l'uno):
Primo
incontro:
L’identità del tutor fra rappresentazioni, vissuti
e teorie di riferimento
il
filo conduttore:
· la metodologia del corso: scelte procedurali e finalità
· la co-costruzione del gruppo: le dinamiche di presentazione/accoglienza
reciproche
· l’approccio autobiografico in educazione: gli assunti
teorico-pratici
· domande per cominciare a riflettere sulla funzione di tutor
nella scuola: la via educativa della ricerca-azione e dell’interrogazione
problematizzante
Secondo
incontro:
Il tutor come risorsa
il
filo conduttore:
· insegnare a imparare: gli aspetti metacognitivi di una
nuova funzione educativa
· che cosa fa il tutor? I principali modelli di intervento
attuati nella scuola media
· gli strumenti di cui l’insegnante-tutor abbisogna
Terzo
incontro:
Il racconto di sé a scuola (le strategie)
il
filo conduttore:
· la scrittura automatica come auto-riflessione in gruppo
· la lettura come specchio
· la fotografia come strumento proiettivo
Quarto
incontro:
La tecnica del colloquio
il
filo conduttore:
· il colloquio qualitativo in educazione
· brainstorming: una risorsa per mille occasioni
· sull’osservazione e l’ascolto
· Video IRRSAE
Quinto
incontro:
Un’intelligenza per ogni materia
il
filo conduttore:
· i colori dell’intelligenza (ovvero, non ci sono solo
le parole per raccontarsi)
· l’intelligenza come fenomeno al plurale: il questionario
come animazione
· le emozioni dell’imparare
· programmazione delle attività e delle finalità
degli incontri di lavoro autogestiti dagli insegnanti
Sesto
- settimo incontro:
Un progetto di formazione e scambio continui
il
filo conduttore:
· confronto sugli esiti del lavoro autogestito dagli insegnanti
e configurazione di possibili percorsi di tutoraggio da sperimentare
nelle scuole
la valutazione
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